martedì 4 aprile 2017

La Settimana Santa a Seui: “Su Scravamentu” venerdì 14 aprile 2017. Tra fede e tradizione

Da sempre anche la Comunità Seuese vive i riti della “Settimana Santa” con profonda fede ed un partecipe stato d’animo. A Seui la cerimonia più sentita è sicuramente “su Scravamentu”. La deposizione del Cristo dalla croce, che si celebra ogni venerdì santo anche in numerose chiese della nostra isola. Questa tradizionale manifestazione di fede sembra sia stata introdotta in Sardegna dalla chiesa greca, durante il periodo di influenza bizantina (533 – 900 d.C.). Ma a Seui è una tradizione piuttosto recente. Infatti la prima “edizione seuese” data l’anno 1919, quando l’allora parroco don Giuseppe Mancosu celebrò “ Su Scravamentu” in paese.

Da allora si rinnovò ogni Venerdì Santo, eccetto per un periodo compreso tra la fine degli anni ’60 e ’70. Ma nel 1981, grazie all’interessamento dell’allora parroco, don Dino Bisi, ed alcuni seuesi questo rito è stato riscoperto. Rinvangando nella memoria, oltre alla ricostruzione dei costumi, copie fedeli degli originali andati purtroppo perduti, sono state recuperate anche le stesse preghiere.
Ancora oggi, dopo 98 anni, questa rappresentazione si svolge nella chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Maddalena. Sull’altare maggiore viene allestito un palco, dominato da una grande croce in legno col simulacro del Cristo inchiodato. Il rito inizia con la celebrazione della Via Crucis, un’ora dopo il tramonto del sole. Quando si giunge alla dodicesima stazione, quella della morte di Gesù, sul palco salgono i discepoli Nicodemo, Giuseppe D’Arimatea, Simone il Cireneo e l’Apostolo Giovanni, con le loro vesti variopinte e preceduti da una coppia di angeli. Il momento che viene vissuto con più intensa commozione e partecipazione dalla folla dei fedeli è sicuramente quando Giuseppe D’Arimatea e Nicodemo estraggono i chiodi dai polsi e dalle caviglie e levano la corona di spine dal capo del Cristo. Una volta deposto dalla croce, la statua del Salvatore viene avvolta in un sudario candido e presentata alla madre.
Al termine della cerimonia in Chiesa il simulacro del Cristo viene deposto su una lettiga e, accompagnato da quello della Madonna Addolorata, viene condotto in processione per le vie del centro storico.
(Giuseppe Deplano, copyright © 2017 – riproduzione riservata)

lunedì 21 marzo 2016

Settimana Santa a Seui 2016: il programma

“SETTIMANA SANTA 2016”
Seui: 20 – 27 marzo 2016
PROGRAMMA:

DOMENICA DELLE PALME 2016
20 marzo 2016
Ore 10.15 – Benedizione degli ulivi in piazza Rinaldo Loy.
Segue processione fino alla Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Maddalena.
Ore 10.30 – Santa Messa solenne delle Palme

GIOVEDI’ SANTO
24 marzo 2016
Ore 17.00 – Santa Messa “in Coena Domini” e rito della “Lavanda dei piedi”.
Ore 21.00 – Ora Santa (con Gesù nell’orto degli ulivi)

VENERDI SANTO
25 marzo 2016
“Gesù muore in croce”
(Giorno di digiuno e astinenza)
Ore 8.00 – Ufficio delle Letture e Lodi.
Ore 17.00 – Azione liturgica della Passione (Adorazione della Croce).
Ore 21.00 – Via Crucis e rito de’ “Su Scravamentu”
Segue processione lungo le strade del centro storico con i simulacri di Gesù Cristo e dell’Addolorata.

SABATO SANTO
26 marzo 2016
Ore 8.00 – Ufficio delle Letture e Lodi.
Ore 22.00 – Solenne Veglia Pasquale.


DOMENICA DI PASQUA
27 marzo 2016
Ore 10.30 – Processione de’ “S’Incontru”
Segue Santa Messa solenne nella Chiesa parrocchiale.

domenica 20 marzo 2016

La Settimana Santa a Seui: “Su Scravamentu” venerdì 25 marzo 2016. Tra fede e tradizione

A Seui la celebrazione del rito de’ “Su Scravamentu” è una tradizione piuttosto recente. Infatti il primo “Scravamentu seuese” data 1919, quando venne introdotto dall’allora parroco don Giuseppe Mancosu.
Da allora questa sacra rappresentazione si rinnovò ogni anno, eccetto per un periodo compreso tra la fine degli anni ’60 e ’70. Ma nel 1981, grazie all’interessamento dell’allora parroco, don Dino Bisi, ed alcuni seuesi la tradizionale manifestazione di fede è ripresa. Rinvangando nella memoria, oltre alla ricostruzione dei costumi, copie fedeli degli originali andati purtroppo perduti, sono state riscoperte anche le stesse preghiere.
Oggi, dopo 95 anni dalla prima edizione seuese de’ “Su Scravamentu”, questa rappresentazione si svolge nella chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Maddalena. Sull’altare maggiore viene allestito un palco, dominato da una grande croce in legno col simulacro del Cristo inchiodato.

Da sempre anche la Comunità Seuese vive la “Settimana Santa” con profonda fede ed un partecipe stato d’animo.
A Seui la cerimonia più sentita è sicuramente “su Scravamentu”. La deposizione del Cristo dalla croce, che si celebra ogni venerdì santo anche in numerose chiese della nostra isola. Questa tradizionale manifestazione di fede sembra sia stata introdotta in Sardegna dalla chiesa greca, durante il periodo di influenza bizantina (533 – 900 d.C.).
Il rito inizia con la celebrazione della Via Crucis, un’ora dopo il tramonto del sole. Quando si giunge alla dodicesima stazione, quella della morte di Gesù, salgono sul palco i discepoli Nicodemo, Giuseppe D’Arimatea, Simone il Cireneo e l’Apostolo Giovanni, con le loro vesti variopinte e preceduti da una coppia di angeli. Il momento che viene vissuto con più intensa commozione e partecipazione dalla folla dei fedeli è sicuramente quando Giuseppe D’Arimatea e Nicodemo estraggono i chiodi dai polsi e dalle caviglie e levano la corona di spine dal capo del Cristo. Una volta deposto dalla croce, la statua del Salvatore viene avvolta in un sudario candido e presentata alla madre.
Al termine della cerimonia in Chiesa il simulacro viene deposto su una lettiga e accompagnato da quello della Madonna Addolorata viene portato in processione per le vie del centro storico.
(Giuseppe Deplano, copyright © 2016 – riproduzione riservata)

lunedì 30 marzo 2015

La Settimana Santa a Seui: “Su Scravamentu” venerdì 3 aprile 2015

Da sempre anche la Comunità Seuese vive la “Settimana Santa” con profonda fede ed un partecipato stato d’animo. A Seui la cerimonia più sentita è sicuramente “su Scravamentu”. La deposizione del Cristo dalla croce, che si celebra ogni venerdì santo anche in numerose chiese della nostra isola. Questa tradizionale manifestazione di fede sembra sia stata introdotta in Sardegna dalla chiesa greca, durante il periodo di influenza bizantina (533 – 900 d.C.).
A Seui la celebrazione del rito de’ “Su Scravamentu” è una tradizione piuttosto recente. Infatti il primo “Scravamentu seuese” data 1919, quando venne introdotto dall’allora parroco don Giuseppe Mancosu.
Da allora questa sacra rappresentazione si rinnovò ogni anno, eccetto per un periodo compreso tra la fine degli anni ’60 e ’70. Ma nel 1981, grazie all’interessamento dell’allora parroco, don Dino Bisi, ed alcuni seuesi la tradizionale manifestazione di fede è ripresa. Rinvangando nella memoria, oltre alla ricostruzione dei costumi, copie fedeli degli originali andati purtroppo perduti, sono state riscoperte anche le stesse preghiere.
Oggi, dopo 95 anni dalla prima edizione seuese de’ “Su Scravamentu”, questa rappresentazione si svolge nella chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Maddalena. Sull’altare maggiore viene allestito un palco, dominato da una grande croce in legno col simulacro del Cristo inchiodato.
Il rito inizia con la celebrazione della Via Crucis, un’ora dopo il tramonto del sole. Quando si giunge alla dodicesima stazione, quella della morte di Gesù, salgono sul palco i discepoli Nicodemo, Giuseppe D’Arimatea, Simone il Cireneo e l’Apostolo Giovanni, con le loro vesti variopinte e preceduti da una coppia di angeli. Il momento che viene vissuto con più intensa commozione e partecipazione dalla folla dei fedeli è sicuramente quando Giuseppe D’Arimatea e Nicodemo estraggono i chiodi dai polsi e dalle caviglie e levano la corona di spine dal capo del Cristo. Una volta deposto dalla croce, la statua del Salvatore viene avvolta in un sudario candido e presentata alla madre.
Al termine della cerimonia in Chiesa il simulacro viene deposto su una lettiga e accompagnato da quello della Madonna Addolorata viene portato in processione per le vie del centro storico. (Giuseppe Deplano, copyright © 2015 – riproduzione riservata)

el centro storico. (Giuseppe Deplano, copyright © 2015 – riproduzione riservata)

Seui - "Settimana Santa 2019"