Su Scravamentu a Seui
venerdì 12 aprile 2019
martedì 20 marzo 2018
martedì 4 aprile 2017
La Settimana Santa a Seui: “Su Scravamentu” venerdì 14 aprile 2017. Tra fede e tradizione
Da sempre anche la Comunità Seuese
vive i riti della “Settimana Santa” con profonda fede ed un partecipe stato
d’animo. A Seui la cerimonia più sentita è sicuramente “su Scravamentu”. La
deposizione del Cristo dalla croce, che si celebra ogni venerdì santo anche in
numerose chiese della nostra isola. Questa tradizionale manifestazione di fede
sembra sia stata introdotta in Sardegna dalla chiesa greca, durante il periodo
di influenza bizantina (533 – 900 d.C.). Ma a Seui è una tradizione piuttosto
recente. Infatti la prima “edizione seuese” data l’anno 1919, quando l’allora
parroco don Giuseppe Mancosu celebrò “ Su Scravamentu” in paese.
Da allora si rinnovò ogni Venerdì
Santo, eccetto per un periodo compreso tra la fine degli anni ’60 e ’70. Ma nel
1981, grazie all’interessamento dell’allora parroco, don Dino Bisi, ed alcuni
seuesi questo rito è stato riscoperto. Rinvangando nella memoria, oltre alla
ricostruzione dei costumi, copie fedeli degli originali andati purtroppo
perduti, sono state recuperate anche le stesse preghiere.
Ancora oggi, dopo 98 anni, questa rappresentazione si svolge nella chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Maddalena. Sull’altare maggiore viene allestito un palco, dominato da una grande croce in legno col simulacro del Cristo inchiodato. Il rito inizia con la celebrazione della Via Crucis, un’ora dopo il tramonto del sole. Quando si giunge alla dodicesima stazione, quella della morte di Gesù, sul palco salgono i discepoli Nicodemo, Giuseppe D’Arimatea, Simone il Cireneo e l’Apostolo Giovanni, con le loro vesti variopinte e preceduti da una coppia di angeli. Il momento che viene vissuto con più intensa commozione e partecipazione dalla folla dei fedeli è sicuramente quando Giuseppe D’Arimatea e Nicodemo estraggono i chiodi dai polsi e dalle caviglie e levano la corona di spine dal capo del Cristo. Una volta deposto dalla croce, la statua del Salvatore viene avvolta in un sudario candido e presentata alla madre.
Al termine della cerimonia in Chiesa il simulacro del Cristo viene deposto su una lettiga e, accompagnato da quello della Madonna Addolorata, viene condotto in processione per le vie del centro storico.
(Giuseppe Deplano, copyright © 2017 – riproduzione riservata)
Ancora oggi, dopo 98 anni, questa rappresentazione si svolge nella chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Maddalena. Sull’altare maggiore viene allestito un palco, dominato da una grande croce in legno col simulacro del Cristo inchiodato. Il rito inizia con la celebrazione della Via Crucis, un’ora dopo il tramonto del sole. Quando si giunge alla dodicesima stazione, quella della morte di Gesù, sul palco salgono i discepoli Nicodemo, Giuseppe D’Arimatea, Simone il Cireneo e l’Apostolo Giovanni, con le loro vesti variopinte e preceduti da una coppia di angeli. Il momento che viene vissuto con più intensa commozione e partecipazione dalla folla dei fedeli è sicuramente quando Giuseppe D’Arimatea e Nicodemo estraggono i chiodi dai polsi e dalle caviglie e levano la corona di spine dal capo del Cristo. Una volta deposto dalla croce, la statua del Salvatore viene avvolta in un sudario candido e presentata alla madre.
Al termine della cerimonia in Chiesa il simulacro del Cristo viene deposto su una lettiga e, accompagnato da quello della Madonna Addolorata, viene condotto in processione per le vie del centro storico.
(Giuseppe Deplano, copyright © 2017 – riproduzione riservata)
mercoledì 22 marzo 2017
lunedì 21 marzo 2016
Settimana Santa a Seui 2016: il programma
“SETTIMANA SANTA 2016”
Seui: 20 – 27 marzo 2016
Seui: 20 – 27 marzo 2016
PROGRAMMA:
DOMENICA DELLE PALME 2016
20 marzo 2016
Ore 10.15 – Benedizione degli ulivi in piazza Rinaldo Loy.
Segue processione fino alla Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Maddalena.
Ore 10.30 – Santa Messa solenne delle Palme
20 marzo 2016
Ore 10.15 – Benedizione degli ulivi in piazza Rinaldo Loy.
Segue processione fino alla Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Maddalena.
Ore 10.30 – Santa Messa solenne delle Palme
GIOVEDI’ SANTO
24 marzo 2016
Ore 17.00 – Santa Messa “in Coena Domini” e rito della “Lavanda dei piedi”.
Ore 21.00 – Ora Santa (con Gesù nell’orto degli ulivi)
24 marzo 2016
Ore 17.00 – Santa Messa “in Coena Domini” e rito della “Lavanda dei piedi”.
Ore 21.00 – Ora Santa (con Gesù nell’orto degli ulivi)
VENERDI SANTO
25 marzo 2016
“Gesù muore in croce”
(Giorno di digiuno e astinenza)
Ore 8.00 – Ufficio delle Letture e Lodi.
Ore 17.00 – Azione liturgica della Passione (Adorazione della Croce).
Ore 21.00 – Via Crucis e rito de’ “Su Scravamentu”
Segue processione lungo le strade del centro storico con i simulacri di Gesù Cristo e dell’Addolorata.
25 marzo 2016
“Gesù muore in croce”
(Giorno di digiuno e astinenza)
Ore 8.00 – Ufficio delle Letture e Lodi.
Ore 17.00 – Azione liturgica della Passione (Adorazione della Croce).
Ore 21.00 – Via Crucis e rito de’ “Su Scravamentu”
Segue processione lungo le strade del centro storico con i simulacri di Gesù Cristo e dell’Addolorata.
SABATO SANTO
26 marzo 2016
Ore 8.00 – Ufficio delle Letture e Lodi.
Ore 22.00 – Solenne Veglia Pasquale.
26 marzo 2016
Ore 8.00 – Ufficio delle Letture e Lodi.
Ore 22.00 – Solenne Veglia Pasquale.
DOMENICA DI PASQUA
27 marzo 2016
Ore 10.30 – Processione de’ “S’Incontru”
Segue Santa Messa solenne nella Chiesa parrocchiale.
27 marzo 2016
Ore 10.30 – Processione de’ “S’Incontru”
Segue Santa Messa solenne nella Chiesa parrocchiale.
domenica 20 marzo 2016
La Settimana Santa a Seui: “Su Scravamentu” venerdì 25 marzo 2016. Tra fede e tradizione
A Seui la celebrazione del rito
de’ “Su Scravamentu” è una tradizione piuttosto recente. Infatti il primo
“Scravamentu seuese” data 1919, quando venne introdotto dall’allora parroco don
Giuseppe Mancosu.
Da allora questa sacra rappresentazione si rinnovò ogni anno, eccetto per un periodo compreso tra la fine degli anni ’60 e ’70. Ma nel 1981, grazie all’interessamento dell’allora parroco, don Dino Bisi, ed alcuni seuesi la tradizionale manifestazione di fede è ripresa. Rinvangando nella memoria, oltre alla ricostruzione dei costumi, copie fedeli degli originali andati purtroppo perduti, sono state riscoperte anche le stesse preghiere.
Oggi, dopo 95 anni dalla prima edizione seuese de’ “Su Scravamentu”, questa rappresentazione si svolge nella chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Maddalena. Sull’altare maggiore viene allestito un palco, dominato da una grande croce in legno col simulacro del Cristo inchiodato.
Da allora questa sacra rappresentazione si rinnovò ogni anno, eccetto per un periodo compreso tra la fine degli anni ’60 e ’70. Ma nel 1981, grazie all’interessamento dell’allora parroco, don Dino Bisi, ed alcuni seuesi la tradizionale manifestazione di fede è ripresa. Rinvangando nella memoria, oltre alla ricostruzione dei costumi, copie fedeli degli originali andati purtroppo perduti, sono state riscoperte anche le stesse preghiere.
Oggi, dopo 95 anni dalla prima edizione seuese de’ “Su Scravamentu”, questa rappresentazione si svolge nella chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Maddalena. Sull’altare maggiore viene allestito un palco, dominato da una grande croce in legno col simulacro del Cristo inchiodato.
Da sempre anche la Comunità Seuese
vive la “Settimana Santa” con profonda fede ed un partecipe stato d’animo.
A Seui la cerimonia più sentita è sicuramente “su Scravamentu”. La deposizione del Cristo dalla croce, che si celebra ogni venerdì santo anche in numerose chiese della nostra isola. Questa tradizionale manifestazione di fede sembra sia stata introdotta in Sardegna dalla chiesa greca, durante il periodo di influenza bizantina (533 – 900 d.C.).
Il rito inizia con la celebrazione della Via Crucis, un’ora dopo il tramonto del sole. Quando si giunge alla dodicesima stazione, quella della morte di Gesù, salgono sul palco i discepoli Nicodemo, Giuseppe D’Arimatea, Simone il Cireneo e l’Apostolo Giovanni, con le loro vesti variopinte e preceduti da una coppia di angeli. Il momento che viene vissuto con più intensa commozione e partecipazione dalla folla dei fedeli è sicuramente quando Giuseppe D’Arimatea e Nicodemo estraggono i chiodi dai polsi e dalle caviglie e levano la corona di spine dal capo del Cristo. Una volta deposto dalla croce, la statua del Salvatore viene avvolta in un sudario candido e presentata alla madre.
Al termine della cerimonia in Chiesa il simulacro viene deposto su una lettiga e accompagnato da quello della Madonna Addolorata viene portato in processione per le vie del centro storico.
(Giuseppe Deplano, copyright © 2016 – riproduzione riservata)
A Seui la cerimonia più sentita è sicuramente “su Scravamentu”. La deposizione del Cristo dalla croce, che si celebra ogni venerdì santo anche in numerose chiese della nostra isola. Questa tradizionale manifestazione di fede sembra sia stata introdotta in Sardegna dalla chiesa greca, durante il periodo di influenza bizantina (533 – 900 d.C.).
Il rito inizia con la celebrazione della Via Crucis, un’ora dopo il tramonto del sole. Quando si giunge alla dodicesima stazione, quella della morte di Gesù, salgono sul palco i discepoli Nicodemo, Giuseppe D’Arimatea, Simone il Cireneo e l’Apostolo Giovanni, con le loro vesti variopinte e preceduti da una coppia di angeli. Il momento che viene vissuto con più intensa commozione e partecipazione dalla folla dei fedeli è sicuramente quando Giuseppe D’Arimatea e Nicodemo estraggono i chiodi dai polsi e dalle caviglie e levano la corona di spine dal capo del Cristo. Una volta deposto dalla croce, la statua del Salvatore viene avvolta in un sudario candido e presentata alla madre.
Al termine della cerimonia in Chiesa il simulacro viene deposto su una lettiga e accompagnato da quello della Madonna Addolorata viene portato in processione per le vie del centro storico.
(Giuseppe Deplano, copyright © 2016 – riproduzione riservata)
lunedì 30 marzo 2015
La Settimana Santa a Seui: “Su Scravamentu” venerdì 3 aprile 2015
Da sempre anche la Comunità Seuese
vive la “Settimana Santa” con profonda fede ed un partecipato stato d’animo. A
Seui la cerimonia più sentita è sicuramente “su Scravamentu”. La deposizione
del Cristo dalla croce, che si celebra ogni venerdì santo anche in numerose
chiese della nostra isola. Questa tradizionale manifestazione di fede sembra
sia stata introdotta in Sardegna dalla chiesa greca, durante il periodo di
influenza bizantina (533 – 900 d.C.).
A Seui la celebrazione del rito de’ “Su Scravamentu” è una tradizione piuttosto
recente. Infatti il primo “Scravamentu seuese” data 1919, quando venne
introdotto dall’allora parroco don Giuseppe Mancosu.
Da allora questa sacra rappresentazione si rinnovò ogni anno, eccetto per un
periodo compreso tra la fine degli anni ’60 e ’70. Ma nel 1981, grazie
all’interessamento dell’allora parroco, don Dino Bisi, ed alcuni seuesi la
tradizionale manifestazione di fede è ripresa. Rinvangando nella memoria, oltre
alla ricostruzione dei costumi, copie fedeli degli originali andati purtroppo
perduti, sono state riscoperte anche le stesse preghiere.
Oggi, dopo 95 anni dalla prima edizione seuese de’ “Su Scravamentu”, questa
rappresentazione si svolge nella chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria
Maddalena. Sull’altare maggiore viene allestito un palco, dominato da una
grande croce in legno col simulacro del Cristo inchiodato.
Il rito inizia con la celebrazione della Via Crucis, un’ora dopo il tramonto
del sole. Quando si giunge alla dodicesima stazione, quella della morte di
Gesù, salgono sul palco i discepoli Nicodemo, Giuseppe D’Arimatea, Simone il
Cireneo e l’Apostolo Giovanni, con le loro vesti variopinte e preceduti da una
coppia di angeli. Il momento che viene vissuto con più intensa commozione e
partecipazione dalla folla dei fedeli è sicuramente quando Giuseppe D’Arimatea
e Nicodemo estraggono i chiodi dai polsi e dalle caviglie e levano la corona di
spine dal capo del Cristo. Una volta deposto dalla croce, la statua del
Salvatore viene avvolta in un sudario candido e presentata alla madre.
Al termine della cerimonia in Chiesa il simulacro viene deposto su una lettiga
e accompagnato da quello della Madonna Addolorata viene portato in processione
per le vie del centro storico. (Giuseppe Deplano, copyright © 2015 – riproduzione
riservata)
el centro storico. (Giuseppe Deplano, copyright © 2015 – riproduzione
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