lunedì 30 marzo 2015

La Settimana Santa a Seui: “Su Scravamentu” venerdì 3 aprile 2015

Da sempre anche la Comunità Seuese vive la “Settimana Santa” con profonda fede ed un partecipato stato d’animo. A Seui la cerimonia più sentita è sicuramente “su Scravamentu”. La deposizione del Cristo dalla croce, che si celebra ogni venerdì santo anche in numerose chiese della nostra isola. Questa tradizionale manifestazione di fede sembra sia stata introdotta in Sardegna dalla chiesa greca, durante il periodo di influenza bizantina (533 – 900 d.C.).
A Seui la celebrazione del rito de’ “Su Scravamentu” è una tradizione piuttosto recente. Infatti il primo “Scravamentu seuese” data 1919, quando venne introdotto dall’allora parroco don Giuseppe Mancosu.
Da allora questa sacra rappresentazione si rinnovò ogni anno, eccetto per un periodo compreso tra la fine degli anni ’60 e ’70. Ma nel 1981, grazie all’interessamento dell’allora parroco, don Dino Bisi, ed alcuni seuesi la tradizionale manifestazione di fede è ripresa. Rinvangando nella memoria, oltre alla ricostruzione dei costumi, copie fedeli degli originali andati purtroppo perduti, sono state riscoperte anche le stesse preghiere.
Oggi, dopo 95 anni dalla prima edizione seuese de’ “Su Scravamentu”, questa rappresentazione si svolge nella chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Maddalena. Sull’altare maggiore viene allestito un palco, dominato da una grande croce in legno col simulacro del Cristo inchiodato.
Il rito inizia con la celebrazione della Via Crucis, un’ora dopo il tramonto del sole. Quando si giunge alla dodicesima stazione, quella della morte di Gesù, salgono sul palco i discepoli Nicodemo, Giuseppe D’Arimatea, Simone il Cireneo e l’Apostolo Giovanni, con le loro vesti variopinte e preceduti da una coppia di angeli. Il momento che viene vissuto con più intensa commozione e partecipazione dalla folla dei fedeli è sicuramente quando Giuseppe D’Arimatea e Nicodemo estraggono i chiodi dai polsi e dalle caviglie e levano la corona di spine dal capo del Cristo. Una volta deposto dalla croce, la statua del Salvatore viene avvolta in un sudario candido e presentata alla madre.
Al termine della cerimonia in Chiesa il simulacro viene deposto su una lettiga e accompagnato da quello della Madonna Addolorata viene portato in processione per le vie del centro storico. (Giuseppe Deplano, copyright © 2015 – riproduzione riservata)

el centro storico. (Giuseppe Deplano, copyright © 2015 – riproduzione riservata)

Seui - "Settimana Santa 2019"